LATINA – Martedì 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco, indetta per la prima volta dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità il 7 aprile 1988 per incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco, invitandole a smettere di fumare in via definitiva. Lo ricorda la LILT , Lega Italiana per la lotto contro i Tumori Associazione Provinciale di Latina, ricordando l’impegno “tutto l’anno in corsi e campagne di sensibilizzazione e prevenzione che affrontano il problema a 360°”.
“Dai recenti incontri per la lotta contro il tabagismo organizzati dalla LILT di Latina e la ASL pontina che costituiscono il Centro Antifumo di riferimento della Provincia per l’Istituto Superiore della Sanità, è emerso che in questi ultimi anni il fumo in età precoce è in costante aumento”, si legge in una nota.
“Prima si inizia a fumare e più rapidamente si sviluppa una dipendenza da fumo, così come se si smette di fumare precocemente il recupero degli effetti negativi sul benessere psico-fisico è molto più rapido”, spiega la pneumologa Maria Gioconda Zotti, negli incontri per la Lotta contro il tabagismo che si svolgono presso gli ambulatori della LILT di Latina. Dagli incontri è emerso che l’ambiente da cui si proviene, il contesto in cui si vive, il fatto di avere genitori fumatori o meno, sono fattori determinanti nello sviluppare una dipendenza dal fumo, ma anche il numero di sigarette fumate è direttamente proporzionale alla gravità del danno causato. Se poi già si soffre di determinate patologie allora il fumo non fa che accelerare i processi degenerativi, o rende meno efficaci le cure, come afferma la Dott.ssa Antonella Fontana. “La radioterapia su pazienti fumatori è molto più complicata e gli effetti sono rallentati poiché il fumo rende i tessuti poco ossigenati e quindi molto più resistenti al trattamento radioterapico”.
Dal punto di vista oncologico, l’85% dei tumori del polmone dipende dal fumo. Ma cosa rende il fumo così pericoloso?
“Il fumo è così nocivo – risponde l’oncologa Teresa Di Palma – perché le sostanze in esso contenute sono cancerogene. Queste si legano in modo irreversibile alle cellule sane e le trasformano in cellule malate. Si parla troppo poco dei danni del fumo a lungo termine – sottolinea la Dott.ssa – basti pensare che su 100 maschi 1 morirà di morte violenta, 10 di incidente e 250 a causa di malattie legate proprio al consumo di tabacco. Il tabacco infatti, non è responsabile solo dei tumori del polmone, ma colpisce anche bocca, laringe, faringe, pancreas, esofago, vescica, sangue e mammella. Recenti studi – continua la Di Palma – hanno dimostrato che il 4-5% dei tumori al seno è da collegare proprio al fumo attivo e passivo. Anche su quest’ultimo non si pone abbastanza attenzione, poiché il fumo passivo è nocivo tanto quanto quello attivo e lo stesso vale per il fumo delle sigarette elettroniche, che contengono meno sostanze nocive rispetto alla sigaretta tradizionale, ma sono anch’esse cancerogene”.
“Anche se si smette di fumare a 60-70 anni non è troppo tardi, perchè si ‘congelano’ i rischi di sviluppare ulteriori patologie, così come non è vero che se si fuma una sigaretta al giorno non succede nulla, poiché si favorisce in ogni caso una condizione di rischio” conclude la Dottoressa Di Palma.
Il fumo – ricorda la Lilt – In un’epoca in cui c’è una spasmodica ricerca della bellezza estetica e una cura quasi maniacale della cura del proprio aspetto, fa invecchiare perché sottrae ossigeno al sangue, di conseguenza le cellule vengono ossigenate di meno e la pelle è meno elastica, favorendo la comparsa precoce e intensa di rughe.
Ma se il fumo è così nocivo perché si continua a fumare e perché si inizia così presto? La risposta del Dott. Capodilupo, Psicologo, che insieme al collega Dott. Cozzi, si occupa degli incontri per la lotta al tabagismo, è semplice e chiara: “I giovani si avvicinano al fumo per essere accettati e assimilati dal gruppo, per affermare la propria autonomia nei confronti dei genitori, che molto spesso sono consenzienti perchè fumatori a loro volta, e poi, esattamente come succede per la droga, il fumo crea piacere e il piacere crea una dipendenza psicologica che è difficile da modificare. Lo slogan che abbiamo coniato quest’anno è infatti “LIBERI DI FUMARE , NON LIBERI DI NON FUMARE”, poiché si decide autonomamente di cominciare a fumare, ma non ci si rende conto che una volta iniziato è difficile liberarsi di quella che diventa un’ abitudine.”
“Cogliamo l’occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco per ribadire l’importanza della prevenzione primaria, – afferma la Presidente della LILT di Latina Nicoletta D’Erme – e ci rivolgiamo soprattutto ai giovani, poiché il fumo è uno dei pochi fattori di rischio di sviluppare patologie modificabile e ognuno di noi può scegliere consapevolmente di condurre una vita più sana. Quest’anno abbiamo ripreso ad organizzare gli incontri rivolti ai fumatori che vogliono smettere di fumare e dal prossimo anno ricominceremo a fare corsi nelle scuole, perchè la lotta al tabagismo deve puntare sulla sensibilizzazione dei ragazzi”.
originale su Radioluna ©
Author: Roberta Sottoriva